Kunstmuseum di Berna ricorda retrospettiva Kirchner del 1933

Il Kunstmuseum di Berna rende omaggio da venerdì con la mostra "Kirchner x Kirchner" all'espressionista tedesco Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938) in qualità di artista e curatore. L'esposizione ricorda quella allestita da Kirchner nel 1933 alla Kunsthalle di Berna.
10.09.2025
4 min
Uno dei punti forti della mostra "kirchner x kirchner" 㨠il prestito dell'opera "sonntag der bergbauern", che dalla metã  degli anni 1970 㨠appesa nella sala del consiglio dei ministri del governo tedesco.
© Keystone-ATS / Peter Klaunzer

Kirchner, che dal 1917 viveva a Davos (GR), nel 1933 fu curatore della più grande esposizione dedicatagli nel corso della sua vita, con circa 290 opere.

L'artista tedesco aveva disegnato il manifesto della mostra, redatto i testi del catalogo, ridatando le opere e rielaborandone alcune per sottolinearne il carattere pionieristico.

Kirchner aveva selezionato e allestito le opere, documentando la mostra con le sue fotografie. Inoltre, l'aveva pubblicizzata con lo pseudonimo di critico Louis de Marsalle. Con la mostra ha così creato un'opera d'arte totale.

Retrospettiva dal punto di vista odierno

Nadine Franci, curatrice dell'attuale mostra bernese, definisce quella del 1933 non solo "una retrospettiva delle sue opere, ma anche un atto performativo di affermazione artistica". Kirchner avrebbe sfruttato la mostra per posizionarsi come artista indipendente, anche in consapevole contrapposizione ai suoi ex compagni del gruppo artistico "Die Brücke" (Il Ponte).

Tuttavia, l'attuale mostra al Kunstmuseum non riproduce fedelmente la retrospettiva storica. Circa 65 opere provenienti da tutte le fasi creative dell'artista offrono uno sguardo sull'opera artistica di Kirchner. La struttura, le intenzioni e l'effetto dell'esposizione di allora vengono analizzati dal punto di vista odierno. Rimane però un difetto: mancano le sue sculture in legno.

Come quella del 1933, la mostra traccia una prospettiva che va dagli esordi espressionisti dell'artista, membro del gruppo "Die Brücke" (Il Ponte), fino alle sue ultime opere realizzate a Davos. Ci saranno anche opere che non erano presenti alla Kunsthalle, ha indicato la curatrice.

Così, nella mostra è esposto un "nudo che si pettina" proveniente dal Brücke-Museum di Berlino. Kirchner stesso, a causa delle norme sull'esportazione vigenti all'epoca, tentò invano di portare l'opera alla Kunsthalle di Berna.

Cinque sale tematiche ospitano i gruppi di opere più importanti. La prima sala è dedicata agli anni trascorsi a Dresda e Berlino con nudi, scene di strada e di varietà. Queste opere sono ancora oggi considerate il culmine della sua produzione artistica. Nell'ultima sala sono esposti i suoi lavori tardivi, a lungo considerati meno significativi. Per Kirchner stesso, tuttavia, il 1933 segnò l'apice della sua evoluzione artistica e fu quindi ampiamente rappresentato nella Kunsthalle.

Spesso si dimentica che l'opera di Kirchner del periodo di Davos non si limita a rappresentazioni di contadini di montagna e paesaggi montani dai colori sorprendentemente vivaci. Sono frequenti anche i ritratti di amici artisti, i nudi e le attività ricreative, come lo sci o il ballo.

Sensazionale riunione dopo oltre 90 anni

Per la mostra sono state ricercate in tutto il mondo le opere originariamente esposte. Il Kunstmuseum di Berna definisce la "riunificazione" delle due monumentali opere chiave di Kirchner dei primi anni a Davos, "Alpsonntag. Szene am Brunnen" (Domenica all'alpe. Scena nei pressi della fontana) e "Sonntag der Bergbauern" (Domenica dei contadini di montagna), dopo oltre 90 anni, "una sensazione storico-artistica di portata politico-culturale".

Già nella mostra di allora la coppia di dipinti era il culmine. Kirchner ha creato i due quadri come un'unica opera a metà degli anni '20 a Davos, dove si stava riprendendo dalla prima guerra mondiale. Dopo la mostra del 1933, i due quadri hanno preso strade diverse.

L'opera "Sonntag der Bergbauern" è nota al grande pubblico come sfondo, è infatti appesa nella sala del Consiglio dei Ministri del governo tedesco e si vede spesso nei telegiornali della Germania. Il Kunstmuseum di Berna ha potuto ottenere il quadro in prestito dalla Cancelleria federale della Germania.

In cambio, per tutta la durata della mostra, l'opera di grandi dimensioni "Neue Sterne" (Nuove stelle) della surrealista svizzera Meret Oppenheim (1913-1985) sarà esposta nella Cancelleria federale come prestito.

Per gli amici di Kirchner deve essere una grande soddisfazione vedere i due "Alpsonntage" nuovamente riuniti nella mostra. "Alpsonntag. Szene am Brunnen" è infatti l'unico dipinto acquistato da un museo svizzero durante la vita di Kirchner. L'iniziativa partì dall'artista stesso e l'acquisto da parte del Kunstmuseum di Berna fu possibile grazie a donatori privati, ma soprattutto all'ostinazione e alla generosità di Kirchner.