Il processo sulla frana del Pizzo Cengalo slitta al 2026

È stato posticipato per la seconda volta il termine del dibattimento per accertare eventuali responsabilità legate alla morte di otto escursionisti a seguito della frana del Cengalo nel 2017. La conferma da parte del portavoce dei Tribunali grigionesi.
09.09.2025
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La frana del pizzo cengalo nel 2017 travolse otto escursionisti nella val bondasca. il processo per accertare eventuali responsabilità legate alla loro scomparsa si terrà nel 2026. si tratta del secondo posticipo.
© Keystone-ATS / Gian Ehrenzeller

"Il processo relativo alla frana del Pizzo Cengalo si terrà solo il prossimo anno presso il Tribunale della regione Maloja", ha scritto il portavoce dei Tribunali grigionesi, Stefan Schmid, a Keystone-ATS, confermando la notizia anticipata ieri dalla trasmissione radiofonica della RSI Grigioni sera.

Il motivo: "La corte ha emanato alcune ordinanze procedurali. Inoltre è stato necessario raccogliere ulteriori prove", ha continuato Schmid. Il che necessita più tempo.

Cinque imputati

Nel luglio del 2024 la rivista svizzerotedesca Beobachter aveva anticipato il rinvio a giudizio di cinque persone per omicidio colposo plurimo. Si tratta di due alti funzionari dell'Ufficio cantonale foreste e pericoli naturali, un consulente esterno del cantone, un collaboratore del Comune di Bregaglia e l'allora sindaca Anna Giacometti. Per tutti vale il principio di presunzione di innocenza.

La corte con sede a St. Moritz dovrà chiarire se nei giorni e nelle settimane precedenti la frana gli imputati abbiano valutato erroneamente la situazione di pericolo e se avrebbero dovuto chiudere le strade nella Val Bondasca. Il 23 agosto 2017 otto escursionisti rimasero seppelliti dalla frana di oltre tre milioni di metri cubi di roccia.